THE Art POST BLOG – 27 settembre 2016
Francis Bacon – Immagine da blackcablondon.net.
BACON TREVISO: COME NASCE UNA MOSTRA
Bacon Treviso. Ci sono artisti che adoro senza mezze misure, quelli che non importa dove sarà la prossima mostra perché io pur di vederne le opere mi precipito quasi volando.
Ci sono artisti invece che mi attraggono ma che cerco sempre di evitare. Ci penso e ci ripenso e più m’inquietano e più non riesco a fare a meno di pensarci.
Se anche voi vi sentite attratti dal lato oscuro dell’arte allora dovete leggere questo post in cui vi presento la mostra su Francis Bacon.
Non so se capita anche a voi ma ci sono opere davanti alle quali mi sento come una giovane Skywalker che tenta di scappare dal “lato oscuro della forza”, che un po’ mi attrae però.
L’artista che più di tutti è capace di tormentare i miei pensieri e avvolgerli in un mantello nero che faccio fatica a scrollarmi di dosso è Francis Bacon, di cui vi ho già anticipato l’arrivo della mostra a Treviso (dal 15 ottobre 2016 al 1 maggio 2017).
Questa mostra è la mia occasione per affrontare le sue opere una volta per tutte e per immergermi nelle sue visioni, ed è l’evento che attendo con più curiosità e anche con un pizzico di trepidazione tra quelli in programma quest’autunno a Treviso.
Bacon è l’artista maledetto del ‘900.
Irlandese, membro di una famiglia che vantava tra i suoi avi il filosofo Francesco Bacone, consapevole della propria omosessualità sin da ragazzo e per questo cacciato da casa dal padre.
Le sue opere sono la rappresentazione del dramma dell’uomo moderno e il suo percorso artistico è difficile da incasellare in una categoria ben precisa.
Bacon si accanisce sulla figura umana e la deforma, nello stesso periodo in cui nel mondo dell’arte esplode l’astrazione influenzata dalla nuova avanguardia americana dell’Action Painting di Pollock, che Peggy Guggenheim aveva contribuito a diffondere ma che, proprio per la sua capacità di individuare la vera arte, si accorge anche della forza delle opere di Bacon.
Peggy acquista i dipinti di Bacon per inserirli nella sua collezione, che diventa la più completa dell’arte del ‘900: la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia.
La mostra di Treviso è un viaggio nei mille volti dell’uomo moderno e racconta un pezzo della vita di Bacon, che si svolge tra il 1977 e il 1992, quando l’artista regala al suo amico Cristiano Lovatelli Ravarino una serie di disegni, pastelli e collages, che ora fanno parte della raccolta The Francis Bacon Collection of the Drawings Donated to Cristiano Lovatelli Ravarino.
Questa collezione mostra l’ultima produzione di Bacon, che muore nel 1992, in cui egli ripresenta tutti i temi della sua carriera rielaborandoli, ma permettono anche di entrare nella mente dell’artista e di comprendere dubbi, paure e angosce.
I ritratti, le crocifissioni, le rivisitazioni del Ritratto di papa Innocenzo X di Velázquez conservato presso la Galleria Doria Pamphili con cui Bacon si confronterà per quasi tutta la sua vita, sono le opere che permettono di entrare nei tormenti di un artista complesso.
Ecco perché attendo questa mostra più di ogni altra.
Perché sarà la visione del lavoro di una vita, dei tormenti irrisolti e delle inquietudini di un artista che ha attraversato il ‘900 e tutte le sue contraddizioni.
Io sono pronta a entrare nel lato oscuro della storia dell’arte del ‘900 e voi?
NFO
Francis Bacon. Un viaggio nei mille volti dell’uomo moderno
Dal 15 Ottobre 2016 al 1 Maggio 2017
Casa dei Carraresi, Via Palestro 33-35 – Treviso
LINK
Infomazioni e biglietti sul sito della mostra – www.bacontreviso.it