24 ottobre 2016 – tre caravelle. Culture Across the Oceans: News Agency Italy/USA
(Francis Bacon, Testa, Penna a sfera su carta, 1981, Collezione privata)
Esistono delle storie davvero meravigliose… storie che arricchiscono la già straordinaria vita di molti grandi artisti. Prendiamo ad esempio quella di Francis Bacon (Dublino, 1909 – Madrid, 1992), dopo Picasso, genio incontrastato del XX secolo. A Roma, nel 1977, al cocktail di congedo da direttore dell’Accademia di Francia dato da Balthus, incontra il giornalista italo-americano Cristiano Lovatelli Ravarino. Fra i due nasce una profonda amicizia: il giovane conte gli fa da interprete e cicerone nel corso dei suoi frequenti viaggi in Italia, un Paese che Bacon ama per il suo imponente retaggio artistico ma anche per il suo buon vivere. Insieme, negli anni, viaggiano dalle Alpi alla Sicilia e Bacon, gelosissimo della sua vita privata e riconoscente per la riservatezza con cui il giovane gestisce la loro amicizia, col tempo gli regala i disegni che pochi sanno lui fa nel chiuso del suo studio londinese. Ad occuparsi delle vendite dell’artista è una galleria inglese, la Marlborough, con la quale Bacon ha da tempo un rapporto molto contrastato visto che si ritiene defraudato dei lauti guadagni che la vendita dei suoi dipinti produce. Regalare al suo giovane amico i disegni è quindi anche sottrarli alle grinfie della Gallery, al suo speculare sul suo ormai riconosciuto talento. Così, nelle mani di Lovatelli Ravarino finisce un corpus imponente di opere: centinaia di disegni e schizzi a matita, uno a penna a sfera, ma anche splendidi e coloratissi pastelli, collage su carta, spesso iscrivibili ai grandi temi della pittura di Bacon: i Papi, le Crocifissioni. Quando Bacon muore, solo e disperato, a Madrid, inseguendo la chimera del suo ultimo amore ed accudito, per crudele ironia della sua storia, lui ateo dichiarato, solo da suore, questi disegni cominciano ad emergere come un tesoro portato a riva dalle maree. La Marlborough nega che possano essere frutto del genio dublinese e tuttavia, lentamente ma inesorabilmente, la verità prevale ed oggi i Disegni della donazione Lovatelli Ravarino sono riconosciuti dalla critica baconiana come un prezioso complemento alla produzione dell’artista. Primo fra tutti Edward Lucie Smith che a proposito dei disegni della donazione ha detto (e scritto) che “… in essi, e in particolare in quelli della Crocefissione, c’è la sua voglia di credere, la ricerca di Dio da parte di Bacon e contemporaneamente il suo desiderio di svanire da questa Terra. Per questo lasciò il suo corpo alla scienza, fu sezionato e, letteralmente scomparve… Poi, naturalmente, nei disegni c’è anche la sua voglia di avere segreti…” Lucie Smith ha curato, insieme alla giovane e talentuosa giovane storica dell’arte Giulia Zandonadi, la spettacolare mostra dedicata a Bacon allestita a Treviso, presso la prestigiosa Ca’ dei Carraresi, ed intitolata Francis Bacon. Un viaggio nei mille volti dell’uomo moderno. Il titolo, non casuale, si riferisce alla ricerca che Bacon svolge nella fragilità dell’animo umano che si esprime anche – soprattutto? – nel decadimento fisico del volto stesso. La consultazione di un libro di medicina dedicato alle malattie della bocca, sconvolgendolo, gli fornì il materiale per esprimere su carta il disfacimento dei tessuti assurto ad espressione della ben più profonda angoscia del vivere. Ricordiamo comunque che Bacon è, più o meno, contemporaneo dei grandi poeti inglesi T. S. Elliot e W. H. Auden che della vuotezza e della disperazione dell’uomo moderno furono altrettanto efficaci cantori. Ancora una volta, quindi, la Francis Bacon Collection of the Drawings Donated to Cristiano Lovatelli Ravarino si dimostra un ausilio indispensabile per capire appieno la poetica del grande pittore irlandese e siamo certi riserverà, negli anni a venire, quando l’ammontare del lascito sarà completamente svelato e studiato, inaspettate sorprese. Ma intanto, val la pena godersi questa eccellente occasione che offre altresì una bella opportunità per (ri)vedere Treviso…
Imperdibile il catalogo, edito da Kornice di Andrea Brunello che ha curato anche l’organizzazione della mostra (pp. 159; € 35,00)
Dove stare:
Maison Matilda
Luxury rooms & breakfast
Via Riccati, 44 Treviso
www.maisonmatilda.com
Le Convertite
Via San Girolamo Emiliani, 8 Treviso
www.leconvertite.com
Dove mangiare:
El Pàtio
Via Croce, 35 Preganziol (TV)
(chiuso mart. e merc. mattina)
0422 93292
Ombre e cicheti a due passi dalla mostra
da Corder (Vino e Cucina)
Via Palestro, 37 Treviso
tre caravelle Robert A. Boltman (con Micaela Pallme Koenig)